Durante il percorso formativo di specializzazione in psicoterapia integrata gli allievi acquisiscono conoscenze e abilità di Tecniche Terapeutiche plurime specifiche per obiettivi articolati all’interno del piano terapeutico secondo il modello Stepped-Care (Bower, P., & Gilbody, S. (2005). Stepped care in psychological therapies: access, effectiveness and efficiency. British Journal of Psychiatry, 186, 11-17).
Inoltre il percorso formativo della Scuola di Psicoterapia Integrata consente agli allievi di conseguire, oltre al Diploma che abilita alla professione di psicoterapeuta, anche la CERTIFICAZIONE di sette Specifici Protocolli Terapeutici il cui costo è incluso nel programma dell’offerta formativa.
La Scuola di Psicoterapia Integrata rilascia le certificazioni per i seguenti protocolli clinici
L’EMDR è un metodo psicoterapico, evidence based, strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. E’ uno dei più conosciuti e diffusi trattamenti del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico. Il conseguimento della certificazione di primo livello permette di accedere ai corsi successivi e alle certificazioni internazionali di EMDR Practitioner o Supervisore e a partecipare, una volta completato lo specifico iter formativo, ai corsi avanzati in terapia EMDR.
- Ente certificatore: Associazione EMDR Italia (https://emdr.it/index.php/formazione-2/)
La DBT è un trattamento cognitivo-comportamentale, evidence based, complesso originariamente sviluppato da Marsha Linehan per soggetti a grave rischio suicidario che in seguito è stato specificamente applicato a soggetti che soffrono di disturbo borderline di personalità.
E’ un trattamento d’elezione del disturbo borderline di personalità e ha dimostrata efficacia nei comportamenti impulsivi e in altre condizioni psicopatologiche in cui la disregolazione emozionale gioca un ruolo importante quali la dipendenza da sostanze e da alcool, i disturbi del comportamento alimentare (bulimia, binge eating), la suicidarietà nell’adolescenza, la depressione nell’anziano.
Il conseguimento della certificazione del Workshop introduttivo permette di accedere ai corsi successivi di Training Intensivo ™, elemento nucleare dell’iter formativo di tutti i terapeuti DBT. La partecipazione al training intensivo fornisce la possibilità di iscriversi alla SIDBT in qualità di socio associato e di accedere quindi alle intervisioni con differenti team clinici offerte dalla Società Italiana Dialectical Behavior Therapy - SIDBT.
- Ente certificatore: Società Italiana Dialectical Behavior Therapy - SIDBT affiliata e riconosciuta dal Marsha Linehan Institute (http://www.sidbt.it/dbt/formazione/)
La CBT-E è un trattamento psicologico, evidence based, altamente individualizzato ideato per curare tutte le categorie diagnostiche disturbi dell’alimentazione (approccio transdiagnostico), affrontando i meccanismi cognitivo comportamentali comuni di mantenimento della psicopatologia condivisa ed evolvente dei disturbi dell’alimentazione. La CBT per la bulimia nervosa è stata sviluppata nei primi anni ottanta dal prof. Christopher Fairburn dell’Università di Oxford. L’intervento è stato valutato in numerosi e rigorosi studi controllati e randomizzati e i risultati di queste ricerche hanno portato il National Institute for Clinical Excellence (NICE), a raccomandare la CBT come intervento di prima scelta per la cura della bulimia nervosa. Nei primi anni 2000 il trattamento è stato modificato dal centro CREDO (Centre for Research on Dissemination at Oxford) ed è stato chiamato CBT-E, un’abbreviazione di “Enhanced Cognitive Behaviour Therapy” (terapia cognitivo comportamentale migliorata). Il trattamento ha quattro fasi. La CBT-E ha dimostrato essere adatta per curare tutte le categorie diagnostiche dei disturbi dell’alimentazione degli adulti e promettente su adolescenti. Il training rilascia una certificazione che permette di accedere ai corsi successivi e alle certificazioni internazionali nonché a partecipare, una volta completato lo specifico iter formativo, ai corsi avanzati in terapia CBT-E.
- Ente certificatore: Centre for Research on Dissemination at Oxford (CREDO) - (https://www.cbte.co/for-professionals/training-in-cbt-e/)
La Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) appartiene all’ultima generazione delle psicoterapie cognitive sviluppate negli ultimi vent’anni ed ha formalizzato procedure specifiche per trattare disturbi di personalità. Oggi è in grado di fornire, a terapeuti di qualunque orientamento, strumenti affidabili per guidare l’intervento. In questo corso saranno descritte tutte le procedure passo-dopo-passo che caratterizzano la TMI, al fine di orientare l’azione del clinico in ogni momento del trattamento: dalla fase iniziale di assessment che porta ad una formulazione congiunta del caso, fino alla progettazione e realizzazione del cambiamento, che vede l’accesso a parti sane del sé, l’esplorazione di nuovi schemi e modalità di fronteggiare le difficoltà soggettive, con incremento dell’agency del paziente. Questo avviene attraverso un incremento delle capacità narrative del paziente così come delle sue funzioni metacognitive. Sono incluse la formazione e l’utilizzo della immaginazione guidata con rescripting, il gioco delle due sedie e role-play ed esperimenti comportamentali. Il training avrà un aspetto intensamente esperienziale.
Il conseguimento della certificazione di primo livello (Basic TMI) permette di accedere ai corsi successivi e alle certificazioni TMI Intermediate.
- Ente certificatore: Centro di Terapia Metacognitiva Interpersonale Roma (http://www.centrotmiroma.altervista.org/wp/?p=2241)
Il neurofeedback è una tecnica che consente di visualizza in tempo reale, sul monitor di un computer, la propria attività elettroencefalografica. Lo strumento consente di educare il cervello a produrre onde cerebrali in specifiche ampiezze e posizioni, tanto da divenire capace di rieducare se stesso, fino a raggiungere il pattern di attività desiderato. Nell'ambito della psicoterapia integrata, il NFB è una tecnica di gestione del sintomo che si combina con le tecniche psicoterapiche che lavorano sul funzionamento del paziente. L'efficacia del NFB si è evidenziata nei disturbi dello spettro ansioso come ad esempio l'insonnia, la cefalea muscolo-tensiva e la tachicardia. Ma anche per disturbi del comportamento o difficoltà di attenzione e concentrazione. Si è dimostrato utile nei disturbi psicosomatici, sia a livello gastrointestinale che dermatologico così come nel campo delle dipendenze.
https://bfe.org/
L’ABFT è un metodo psicoterapico sistemico familiare basato sull’attaccamento, evidence based, per il trattamento dei disagi psicologici in età evolutiva e in particolare in adolescenza con uno specifico focus su disagi connessi al ritiro sociale, depressione, rischio suicidario. Il conseguimento della certificazione di primo livello permette di accedere ai corsi successivi e alle certificazioni di ABFT di secondo livello e a partecipare, una volta completato lo specifico iter formativo, ai corsi avanzati in terapia ABFT.
• Ente certificatore: ABFT international www.Abftinternational.com
La Schema Therapy è una psicoterapia integrata del ventunesimo secolo che sinergicamente e sistematicamente combina teorie e tecniche di terapie già esistenti, tra cui la Terapia Cognitivo-Comportamentale, le relazioni oggettuali psicoanalitiche, la teoria dell'attaccamento e la psicoterapia della Gestalt.
La Schema Therapy è una forma di psicoterapia sviluppata da Jeffrey E. Young per il trattamento dei disturbi di personalità e per i disturbi cronici dell'Asse I, per quei pazienti non rispondenti o recidivanti dopo un trattamento con altre terapie, sebbene negli ultimi anni abbia dimostrato comprovata efficacia e applicabilità in una gamma più ampia di disturbi e in differenti contesti clinici. La Schema Therapy mira a individuare insieme al Paziente gli Schemi e le Modalità disfunzionali e dove esse hanno avuto origine nell’infanzia, a riconoscerne gli effetti nella vita e a trovare attivamente modalità funzionali per modificarle.
Protocolli clinici che vengono insegnati ma che non prevedono certificazione
L’Acceptance and Commitment Therapy è una nuova forma di psicoterapia, evidence based, e fa parte di quella che viene definita la “terza onda” della terapia cognitivo comportamentale (Hayes, 2004). L’ACT è basata sulla Relational Frame Theory (RFT): un programma di ricerca di base sulle modalità di funzionamento della mente umana (Hayes, Barnes-Holmes, e Roche, 2001). Alla base di questo trattamento la considerazione che molti degli strumenti che le persone utilizzano per risolvere i problemi, conducono in una trappola che crea sofferenza.
L’ACT prende in considerazione alcuni concetti non convenzionali:
- La sofferenza psicologica è normale, è importante ed accompagna ogni persona;
- non è possibile sbarazzarsi volontariamente della propria sofferenza psicologica, anche se si possono prendere provvedimenti per evitare d’incrementarla artificialmente;
- il dolore e la sofferenza sono due differenti stati dell’essere;
- non bisogna identificarsi con la propria sofferenza.
Si può vivere un’esistenza dettata dai propri valori, iniziando dal presente, ma per farlo si dovrà imparare come uscire della propria mente ed entrare nella propria vita.
In definitiva, ciò che viene richiesto dall’ACT, è un fondamentale cambiamento di prospettiva: uno spostamento nel modo in cui viene considerata la propria esperienza personale. I metodi di cui si avvale forniscono nuove modalità per affrontare le difficoltà di natura psicologica e cercano di cambiare l’essenza dei problemi psicologici e l’impatto che essi hanno sulla vita (http://www.act-italia.org/formazione/).
La Mindfulness è un trattamento che ha avuto negli ultimi anni una diffusione e un consenso notevoli. La Mindfulness può essere descritta come ‘la consapevolezza che emerge dal prestare attenzione di proposito, nel momento presente e in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza, momento dopo momento’ (Kabat-zinn, 2003). Lo sviluppo di tale consapevolezza permette una crescente comprensione e una graduale riduzione dei propri automatismi, reattività e giudizi che limitano la possibilità di approcciarsi alla vita con apertura, curiosità e comprensione reciproca e che, in maniera concomitante, possono essere causa di malessere fisico e psicologico. Oggi esistono numerosi protocolli basati sulla mindfulness destinati ad una molteplicità di condizioni mediche e psicologiche.
La Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) e la Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT) sono due tra gli interventi basati sulla Mindfulness più largamente utilizzati e di provata efficacia.
La Psicoterapia Sensomotoria è nata come una nuova forma di psicoterapia corporea, diventando progressivamente un approccio psicoterapeutico integrato, specificatamente calibrato per trattare il Disturbo Post-traumatico da Stress (PTSD) e i disturbi post-traumatici complessi, così come gli addentellati relativi allo sviluppo e alla storia di attaccamento del paziente (Fisher & Ogden, 2009). La Psicoterapia Sensomotoria si è ulteriormente arricchita dagli studi delle neuroscienze e gli studi sull’attaccamento e sul trauma (Pat Odgen, Van der Kolk).
La psicoterapia sensomotoria si approccia al corpo come ad un elemento centrale nell’ambito della valutazione e dell’intervento terapeutico, utilizzando specifici strumenti di osservazione, teorie e interventi rivolti in primis al corpo. La Psicoterapia Sensomotoria è particolarmente indicata nei disturbi post-traumatici, intervenendo sulla disregolazione del sistema nervoso autonomo. Il lavoro sul corpo facilita il processamento delle memorie implicite e la regolazione dell’arousal del sistema nervoso autonomo. Nello stesso tempo, nella Psicoterapia Sensomotoria vengono integrati principi teoretici e approcci di trattamento provenienti da differenti tradizioni della salute mentale e della psicoterapia corporea. Questo approccio incorpora attivamente e in modo sostanziale gli aspetti somatici all’interno della terapia, fornendo un approccio mente-corpo fortemente unificato, utilizzando, a seconda delle esigenze, interventi bottom-up o interventi top-down, senza che alcuna dimensione dell’esperienza umana venga pregiudizialmente trascurata dall’agire clinico. In questo processo il terapeuta aiuta il paziente a diventare curioso e interessato al modo in cui le risposte corporee del passato continuano a presentare la loro influenza nel contesto del tempo presente, e a come cambiare queste risposte per consentire un funzionamento più flessibile e adattivo nel presente e nelle proiezioni verso il futuro.
La Psicoterapia Sensomotoria è un approccio che può essere facilmente combinato ed integrato con tutti i principali modelli di intervento clinico.
Tecniche terapeutiche che vengono insegnate
Oltre ai Protocolli Clinici, gli studenti imparano anche le seguenti Tecniche, di orietamenti teorici differenti, organizzate, secondo la logica stepped-care, in base all’obiettivo terapeutico (Comprensione del paziente e suo contesto, Gestione sintomo, Consapevolezza del funzionamento, Trasformazione del funzionamento, Elaborazione traumi complessi)
Il modello 3RS (Recognize, Repair, Restore) è una strategia per riconoscere, riparare e ristabilire l'alleanza terapeutica dopo una rottura. Questo approccio migliora la relazione terapeutica, promuovendo la collaborazione e la fiducia reciproca, garantendo la continuità del trattamento e contribuisce ad incrementare il livello di alleanza terapeutica.
La validazione emotiva consiste nel riconoscere e accettare le emozioni del paziente senza esprimere giudizio. Questa tecnica facilita l'autoregolazione emotiva e migliora la comunicazione interpersonale, promuovendo la consapevolezza e la fiducia del paziente.
La chiarificazione è un processo terapeutico in cui il terapeuta guida il paziente nel distinguere e comprendere meglio i propri pensieri ed emozioni. Attraverso domande mirate, questa tecnica facilita una maggiore consapevolezza di sé e migliora le capacità di risoluzione dei problemi, contribuendo a una migliore integrazione delle esperienze.
La riformulazione implica la sintesi e la riformulazione dei contenuti espressi dal paziente in modo chiaro e conciso. Questa tecnica permette al paziente di acquisire una nuova prospettiva sulla propria situazione, favorendo una comprensione più approfondita e un'integrazione più efficace delle esperienze.
La psicoeducazione è un intervento terapeutico che fornisce informazioni strutturate riguardo le condizioni psicologiche e i trattamenti disponibili. Questo inseme di tecniche aumenta la comprensione e l'engagement del paziente e delle loro famiglie nel processo terapeutico, promuovendo l'autogestione e la prevenzione delle ricadute.
La mentalizzazione si riferisce alla capacità di comprendere e interpretare gli stati mentali propri e altrui. In terapia, lo sviluppo di questa abilità migliora le relazioni interpersonali e la regolazione emotiva, ed è particolarmente utile nel trattamento dei disturbi di personalità e traumi, come nella terapia basata sulla mentalizzazione (MBT).
Il modello ABC, utilizzato nella terapia cognitivo-comportamentale (CBT), aiuta a identificare la sequenza: Attivante (evento), Belief (credenza), Consequence (conseguenza emotiva e comportamentale). Questa struttura facilita la comprensione di come le credenze influenzino le emozioni e i comportamenti, favorendo interventi mirati di ristrutturazione cognitiva.
Il CESPA è una tecnica della terapia cognitiva che utilizza la memoria episodica per esplorare e analizzare singoli eventi specifici. L'acronimo CESPA sta per Contesto, Emozione, Sensazione somatica, Pensiero e Azione. Chiedere a un paziente di fare un CESPA significa invitarlo a rievocare un singolo episodio, analizzando i diversi aspetti dell'esperienza per aumentare la consapevolezza e comprendere le motivazioni sottostanti alle emozioni sperimentate
L'autosservazione è una tecnica che implica il monitoraggio e la registrazione sistematica dei propri pensieri, emozioni e comportamenti. Questo tecnica aumenta la consapevolezza di sé e aiuta a identificare schemi disfunzionali, facilitando interventi terapeutici mirati per promuovere il cambiamento.
Il homework comportamentale prevede l'assegnazione di compiti specifici da svolgere al di fuori delle sedute terapeutiche. Questi esercizi pratici aiutano i pazienti a consolidare nuove abilità e comportamenti appresi in terapia, rafforzando il processo di cambiamento e migliorando l'autoefficacia.
La ristrutturazione cognitiva è una tecnica chiave della terapia cognitivo-comportamentale volta a identificare e modificare pensieri disfunzionali. Attraverso questo processo, i pazienti imparano a sostituire credenze negative con pensieri più realistici e positivi, migliorando il benessere emotivo e comportamentale.
Il modeling è una tecnica in cui il paziente osserva un comportamento positivo eseguito da un modello, come il terapeuta. Queste teciche facilitano l'apprendimento di nuove abilità e comportamenti attraverso l'imitazione, potenziando la capacità del paziente di applicare queste abilità nella vita quotidiana.
Il role-playing è una tecnica terapeutica che coinvolge il paziente nel recitare scenari specifici per praticare abilità sociali e comportamentali. Questa tecnica permette al paziente di esplorare nuove modalità di interazione e di prepararsi a situazioni reali, migliorando la comunicazione e la gestione dei conflitti.
La scultura familiare è un metodo di terapia familiare in cui i membri della famiglia rappresentano fisicamente le loro relazioni e dinamiche. Questo approccio visivo aiuta a identificare e affrontare problemi relazionali, promuovendo la comprensione reciproca e il cambiamento all'interno della famiglia.
Il collage è una tecnica terapeutica che utilizza immagini ritagliate per esprimere pensieri ed emozioni in modo creativo. Questa tecnica facilita l'esplorazione del mondo interiore del paziente in modo non verbale, consentendo l'espressione di sentimenti complessi e la riflessione personale.
Il disegno congiunto della famiglia è un'attività in cui i membri della famiglia collaborano per creare un disegno rappresentativo del loro gruppo. Questa tecnica promuove la comunicazione, la cooperazione e la comprensione delle dinamiche familiari, facilitando l'emersione di temi e preoccupazioni comuni.
Il genogramma è un diagramma grafico che rappresenta le relazioni familiari e la storia clinica di almeno tre generazioni. Questa tecnica aiuta a identificare schemi ricorrenti e problemi transgenerazionali, fornendo una panoramica visiva delle influenze familiari sul comportamento e sulla salute mentale.
Il training autogeno è una tecnica di rilassamento basata sull'auto-suggestione per indurre uno stato di calma e ridurre lo stress. Attraverso esercizi di concentrazione e visualizzazione, i pazienti imparano a controllare la tensione muscolare e le risposte fisiologiche, migliorando il benessere generale.
Il rilassamento muscolare progressivo, sviluppato da Edmund Jacobson, è una tecnica che implica la tensione e il rilassamento successivo di diversi gruppi muscolari. Questo metodo aiuta a ridurre l'ansia e migliorare la consapevolezza corporea, promuovendo uno stato di rilassamento profondo.
L'esposizione e prevenzione della risposta è una tecnica utilizzata per trattare i sintomi e i disturbi d'ansia. Consiste nell'esporre gradualmente il paziente a situazioni che provocano ansia senza permettere la risposta di evitamento o compulsione, riducendo così la paura e l'ansia associate.
La defusione è una tecnica della terapia dell'accettazione e impegno (ACT) che aiuta i pazienti a distanziarsi dai propri pensieri, vedendoli come eventi mentali piuttosto che verità assolute. Questo processo riduce l'impatto negativo dei pensieri, aumentando la flessibilità cognitiva e favorendo una maggiore presenza nel momento presente.
Le metafore terapeutiche facilitano la comprensione e l'elaborazione di concetti complessi attraverso immagini e storie simboliche. Questa tecnica rende le idee astratte più accessibili, promuovendo il cambiamento cognitivo ed emotivo e facilitando la comunicazione tra terapeuta e paziente.
I motti terapeutici sono frasi concise che sintetizzano concetti chiave o obiettivi del trattamento. Questa tecnica aiuta i pazienti a ricordare e applicare gli insegnamenti terapeutici nella vita quotidiana, rafforzando i cambiamenti positivi e migliorando la motivazione e l'autoefficacia.
La narrativa filmografica utilizza film e video come strumenti terapeutici per esplorare temi emotivi e relazionali. Questa tecnica facilita l'identificazione con i personaggi, promuove la riflessione su esperienze personali e dinamiche interpersonali, e incoraggia l'elaborazione di temi psicologici complessi.
L'autobiografia terapeutica coinvolge il paziente nel raccontare e scrivere la propria storia di vita. Questa tecnica facilita l'elaborazione delle esperienze passate, la comprensione di sé attraverso una narrazione strutturata e riflessiva, e supporta l'integrazione di eventi traumatici.
L'uso terapeutico delle foto implica l'analisi e la discussione di immagini personali per esplorare ricordi ed emozioni. Questa tecnica migliora la comprensione di sé, favorisce l'espressione emotiva in un contesto sicuro e supportivo, e può stimolare la memoria autobiografica.
La metacomunicazione è la comunicazione sulla comunicazione stessa, utilizzata in terapia per esplorare e chiarire le dinamiche interpersonali. Questa tecnica migliora la comprensione reciproca, risolve i conflitti attraverso il dialogo riflessivo, e rafforza l'alleanza terapeutica.
L'analisi delle memorie associate esplora i ricordi collegati a specifiche esperienze o emozioni. Questa tecnica facilita l'elaborazione e la comprensione dei temi ricorrenti nella vita del paziente, promuove l'integrazione di nuove prospettive e favorisce la risoluzione di traumi.
L'imagery (and rescripting) è una tecnica che utilizza immagini mentali per rielaborare e modificare ricordi traumatici o esperienze negative. Questa tecnica promuove cambiamenti positivi nella percezione e nella risposta emotiva del paziente, migliorando il benessere psicologico.
L'enactment coinvolge il paziente nel rappresentare attivamente situazioni problematiche o conflitti interni. Questa tecnica facilita l'elaborazione e la risoluzione attraverso l'azione, l'espressione emotiva e la riflessione successiva, migliorando la consapevolezza e la comprensione di sé.
La tecnica delle due sedie, utilizzata nella terapia della Gestalt, coinvolge il paziente nel dialogo con diverse parti di sé o con persone immaginarie. Questa tecnica facilita l'integrazione e la risoluzione dei conflitti interni, migliorando la consapevolezza e l'autenticità emotiva.
La tecnica della sedia vuota è una tecnica della Gestalt in cui il paziente parla a una sedia vuota come se fosse occupata da una persona significativa o da una parte di sé. Questa tecnica facilita l'espressione emotiva, la risoluzione dei conflitti e l'elaborazione di emozioni complesse.
La scomposizione dello spazio attentivo aiuta il paziente a focalizzare l'attenzione su diverse aree di esperienza. Questa tecnica migliora la consapevolezza, la regolazione emotiva e favorisce la gestione di pensieri intrusivi e distrazioni.
Il focusing aiuta i pazienti a entrare in contatto con le sensazioni corporee legate alle emozioni. Questa tecnica facilita l'elaborazione e la comprensione dei vissuti interni, promuovendo il cambiamento terapeutico attraverso l'introspezione e l'autoconsapevolezza.
La stabilizzazione mira a ridurre i sintomi acuti e migliorare il funzionamento quotidiano. Queste tecniche di gestione dello stress e di regolazione emotiva, utilizzate nella fase iniziale del trattamento, preparano il paziente per interventi terapeutici più approfonditi.
Il grounding aiuta i pazienti a radicarsi nel presente attraverso esercizi sensoriali e corporei. Questa tecnica riduce i sintomi dissociativi, migliora la regolazione emotiva e rafforza la connessione con l'ambiente circostante.
L'orientamento aiuta il paziente a comprendere il contesto attuale e a focalizzare l'attenzione sul qui e ora. Questa tecnica migliora la consapevolezza, la gestione dello stress e favorisce la presenza e la mindfulness nel processo terapeutico.
La moviola è una tecnica che coinvolge il paziente nel rivedere e analizzare eventi passati in modo dettagliato. Questa tecnica facilita la comprensione e l'elaborazione delle esperienze, promuovendo la risoluzione dei traumi e migliorando la consapevolezza di sé.
La cristallizzazione è un processo che aiuta il paziente a identificare e stabilizzare i momenti chiave di insight o cambiamento terapeutico. Questa tecnica consolida le nuove consapevolezze e promuove la loro integrazione nella vita quotidiana, rafforzando i progressi terapeutici.