Il network delle Scuole di Psicoterapia Integrata è un gruppo di Scuole che nasce dalla collaborazione nazionale ed internazionale di un gruppo di clinici/ricercatori. Questo network di Scuole fondato nel 2015 a Bergamo nasce dal desiderio di sintetizzare sotto un unico denominatore teorico e clinico le diverse formazioni, specificità ed esperienze clinico-accademiche, con l’intento di creare un modello teorico basato sulle evidenze della ricerca scientifica e di formare dei terapeuti esperti nella relazione.
Il Modello Integrato si caratterizza dalla centralità teorico-clinica della teoria dell’attaccamento e della relazione terapeutica, declinati clinicamente mediante l’utilizzo dalle Evidence Based Practice (EBP).
Modello teorico
L’assetto teorico-scientifico e clinico della scuola nasce all’interno del contesto dei risultati delle ricerche scientifiche di esito e di processo in psicoterapia che hanno evidenziato come il nucleo centrale degli interventi terapeutici efficaci si basa sui fattori comuni nelle diverse psicoterapie e sul ruolo centrale della relazione terapeutica. L’impianto teorico della scuola, quindi, si sviluppa nel panorama del modello della Psicoterapia Integrata di matrice empirica e scientifica, ovvero quel modello teorico che negli anni più recenti ha visto un crescente consenso sia nel mondo clinico che di ricerca, in quanto integra e fonde insieme modelli di psicoterapia diversi al fine di ottenere una maggiore efficacia e validità degli interventi psicoterapici proposti ed effettuati partendo da una base comune di matrice relazionale e cognitiva.
Affiliazione società scientifiche
Il modello teorico della scuola è aderente e riconosciuto a livello internazionale dalla società scientifica di riferimento delle psicoterapie integrate (SEPI, Society of Exploration for Psychotherapy Integration). Nella pratica all’interno della psicoterapia integrata, partendo da una relazione terapeutica improntata all’alleanza terapeutica, che è oggetto di uno specifico percorso formativo esperienziale, si declinano le diverse tipologie di tecniche e di setting (individuale, di coppia, familiare e gruppale), a secondo dei casi, dei sintomi, delle preferenze del paziente e delle fasi della terapia al fine di rendere la terapia flessibile e aderente alla persona, ai suoi bisogni e ai suoi problemi massimizzando gli esiti delle terapie. Chi impara a lavorare seguendo un approccio integrato, quindi, non limita le sue competenze all’utilizzo solo di alcune tecniche strettamente proprie di un unico modello teorico, ma impara ad utilizzare le tecniche di tutti gli altri approcci teorici, e impara a scegliere quelle più adatte per aiutare la persona a risolvere il problema che porta in terapia e a stare meglio, perseguendo il cambiamento nel contesto dell’evoluzione del processo terapeutico. L’approccio integrato pone al centro, quindi, il paziente, con le sue caratteristiche, e il suo contesto di vita mettendo le diverse tecniche al servizio di questo.
Evidence Based Practices (EBP)
Le fondamenta dell’applicazione delle diverse tecniche si basano sulla relazione terapeutica con l’obiettivo clinico di aumentare la consapevolezza del paziente sugli schemi di funzionamento nella relazione Sé-Altro, in particolare quelli di tipo disadattivo, e di imparare a leggere i significati soggettivi dell’esperienza emotiva, cognitiva e comportamentale. Il piano formativo dell’Approccio Integrato della scuola prevede uno specifico training pratico esperienziale dedicato allo sviluppo delle specifiche competenze che consentiranno al futuro terapeuta di sviluppare una relazione terapeutica efficace che favorisca un elevata alleanza terapeutica, rendendo il clinico capace di intervenire in modo preciso e efficace in tutte quelle situazione in cui si ha un rischio di “rottura dell’alleanza”. La Psicoterapia Integrata è un modello di terapia “trasversale”, che usa di volta in volta teorie e strumenti diversi (cognitivi, comportamentali, sistemici, psico-corporei, psicodinamici, focalizzati sulle emozioni), in relazione alle evidenze della letteratura scientifica (Evidence-Based Pratices–EBP), fornendo strumenti al terapeuta per meglio intervenire strategicamente in ogni singolo caso e non applicando un univoco modello a svariate situazioni o problematiche cliniche. La scuola fornisce una cospicua varietà di tecniche, strumenti e contenuti. Affianco all’attenzione ai contenuti (teorie, tecniche, strumenti), la scuola si caratterizza per la messa al centro della figura del terapeuta, quale contenitore imprescindibile della relazione terapeutica, elemento essenziale e ed integrativo di questo modello: in quest’ottica il terapeuta è un individuo che strategicamente utilizza conoscenza, tecniche e strumenti integrandoli nella sua persona e declinandoli in una dimensione inter soggettiva con l’altro. Particolare attenzione sarà dedicata alla parte di formazione personale che verrà seguita da due formatori per tutto il percorso quadriennale.
Valore aggiunto dell’approccio integrato
La scuola, con forte impronta cognitivo relazionale, fornisce basi teoriche, epistemologiche e strategie di intervento clinico caratterizzanti differenti approcci di tipo psicoterapico (cognitivista, comportamentale, sistemico, psicodinamico), mettendo al centro la trasversalità della teoria dell’attaccamento e la relazione terapeutica. Il riconoscimento delle emozioni, sia nelle componenti somatiche, che in quelle psichiche, nonché relative all’interazione relazionale Sé-Altro sarà un tema nucleare del precorso formativo attorno al quale si svilupperà l’apprendimento delle conoscenze cliniche e relazionali del percorso terapeutico. Nell’ottica cognitiva, la scuola sintetizza sia gli aspetti più propri della dimensione standard, ponendo attenzione a protocolli di valutazione e di intervento, che a quelli più propri dell’approccio relazionale, mediante la centralità data all’attaccamento, ai significati soggettivi attribuiti all’esperienza, alla natura relazionale della mente e del suo sviluppo, al ruolo delle dinamiche interpersonali di attaccamento per la comprensione della psicopatologia ed il ruolo sovraordinato della relazione terapeutica nel trattamento psicoterapico. Infine, particolare rilievo verrà dato al tema interpersonale, sia nella prospettiva della meta cognizione che di quella della mentalizzazione, intesa come la capacità di identificare gli stati interni, di ragionare su di essi, di costruire catene di nessi psicologici causali, la capacità di prendere distanza critica dai contenuti mentali e formarsi una teoria della mente dell’altro ricca, articolata e complessa. La Psicoterapia Integrata è indicata quindi per affrontare tutto lo spettro della psicopatologia (dall’area nevrotica a quella psicotica, con particolare indicazione per i disturbi di personalità) nelle diverse fasi della vita: età evolutiva, adolescenza, età adulta e senescenza.